China Standards 2035

I dispositivi IoT, internet of things, sono coinvolti nella definizione di nuovi standard globali quali i China Standards 2035
Foto di Gerd Altmann da Pixabay

L’8 luglio 2022, l’Amministrazione statale per la supervisione del mercato cinese ha pubblicato un piano d’azione per favorire sviluppo e standardizzazione nazionale, chiamato “China Standards 2035”. Il Piano d’azione fornisce uno sguardo all’approccio strategico dello Stato cinese nei confronti degli standard tecnici. L’ambiziosa strategia della Cina dimostra la sua forte aspirazione di stabilire standard globali per le tecnologie emergenti come le telecomunicazioni 5G, i dispositivi “Internet of Things” (IoT) e l’intelligenza artificiale (AI).

Vediamo insieme in questo articolo che cosa sono i “China Standards 2035” e che impatto avranno sul fare business in Cina.

Progetto “Made in China 2025”

Il piano ha lo stesso modello del progetto “Made in China 2025” (MiC2025), in quanto stabilisce parametri di successo, come aumentare il numero di standard cinesi che diventano standard internazionali e influenzare e guidare gli organismi normativi internazionali. Bisogna aggiungere che i codici settoriali della Cina sono sempre stati frammentati, tanto che non esisteva, fino a pochi anni fa, neppure una chiara distinzione tra standard nazionali e standard settoriali. Dalla necessità di definire confini più chiari e ridurre al minimo il rischio di confusione tra tutti gli attori operanti nel mercato cinese, è nato il bisogno di razionalizzazione e integrazione di standard univoci, in grado di migliorare l’efficienza della gestione delle imprese cinesi. Quando “Made in China 2025” venne presentato per la prima volta, le società e i governi stranieri videro subito in esso un progetto con la chiara intenzione di coltivare le società cinesi che si sarebbero dovute affermare come “campioni nazionali”. Tali società avrebbero ricevuto un trattamento preferenziale, allontanando la concorrenza straniera. Questo è il motivo per cui il “MiC2025” è stato accolto con irritazione all’estero e successivamente sempre meno menzionato dai funzionari cinesi nei consessi internazionali. Tuttavia, ciò che è rimasto di questo progetto è la preponderante ambizione della Cina di diventare leader nella definizione di standard globali per le tecnologie emergenti. Desiderio che compare, infatti, nel piano “China Standards 2035”. Così come il piano “Made in China 2025” definì un progetto per il governo e le principali società tecnologiche cinesi nel 2015, stesso concetto vale per il piano “China Standards 2035”. Esso è il primo documento ufficiale che offre una visione chiara e precisa alle imprese cinesi affinché possano perfezionare le loro capacità tecniche e sostenere la standardizzazione nell’arco del prossimo decennio.

In cosa consiste il progetto “China Standards 2035

Promulgato nel 2021, il documento “China Standards 2035” più precisamente mira a consentire alle aziende di ogni settore di crescere da società di terzo livello (ovvero società che producono progetti creati all’estero) a società di secondo livello (ovvero leader nel design e nell’innovazione). Esso è composto da 33 articoli in tutto, i quali coprono un’intera gamma di settori, tra cui: industria manifatturiera, Information Technology, industria dei servizi, standardizzazione e il miglioramento delle emissioni di carbone, protezione degli ecosistemi e rivitalizzazione del settore rurale. In generale, la Cina considera la standardizzazione come un modo per irrobustire il proprio ecosistema di ricerca e sviluppo (Research and Development, R&D) elevando le capacità dell’intero settore. Il punto focale di questa strategia è rappresentato dai settori emergenti quali l’Intelligenza Artificiale, l’informatica quantistica e le biotecnologie. Il progetto “China Standards 2035” offre strumenti tangibili che congiungono il processo di sviluppo degli standard e l’innovazione tecnologica per favorire l’ottimizzazione e l’ammodernamento del comparto industriale cinese.

I progetti cinesi “Made in China 2025” e “China Standards 2035” possono quindi essere visti come due parti di una strategia più ampia che mira all’autosufficienza cinese in settori chiave, quali, per esempio, la progettazione e la produzione di semiconduttori.

Le strategie attuative del piano

La leadership unificata per il ringiovanimento nazionale della Cina, fulcro della politica della Repubblica Popolare Cinese, vede questa come un’opportunità ghiotta per rendere la Cina dominante nelle tecnologie che alimenteranno “Industria 4.0”. È previsto che queste industrie chiave riceveranno un maggiore sostegno da parte del governo, attraverso investimenti in nuove infrastrutture oppure tramite investimenti per la ripresa post-COVID-19, in questo modo, le imprese cinesi potranno partecipare a progetti di standardizzazione sostenendo costi contenuti, con l’incentivo di poter beneficiare dei guadagni derivanti da concessione di licenze e/o di royalties. Inoltre, le aziende potranno giovare di una maggiore compatibilità a seguito della standardizzazione tecnica, la quale consentirà a sua volta a diverse società nazionali di lavorare senza soluzione di continuità, migliorando l’efficienza dell’intera catena di fornitura e conservando più risorse per l’innovazione. La Cina può tranquillamente fare affidamento sul suo mercato interno per promuovere l’adozione interna di standard comuni in beni e servizi digitali. Una volta adottati standard comuni in tutto il paese, il governo centrale potrebbe quindi vedere come spingere le sue aziende e le preferenze di definizione degli standard a livello internazionale, di cui parleremo nel prossimo articolo.

Pubblicato da cinesespresso

Amante della Cina e di tutto quello che la riguarda dal 2005.