Come per il precedente articolo, andiamo a vedere ora, nell’ultimo articolo della serie, le biografie degli ultimi sei Generali Celesti che vanno da Li Qing a Yu Cheng.
Con questo, concludiamo così la serie di articoli che ci ha accompagnato nei mesi passati, tutti dedicati alle biografie dei sessanta Tài Suì, i quali, secondo la mitologia Taoista e secondo la cultura Cinese tradizionale, assistono a turno l’imperatore di Giada nel governare gli affari terrestri durante l’arco di un sessantennio.
55 | Li Qing |
Il generale celeste Li Qing nacque durante la dinastia Ming ad An Hui (安徽)。 In quel distretto, alcuni contadini avevano scelto la vita da fuorilegge, ed attaccavano in continuazione le aree a sud-est del distretto. Li Qing emise allora un’ordinanza nella quale chiedeva ai banditi di arrendersi, ma presto venne a sapere che rifiutarono, per cui decise di mettere fuoco al covo dei banditi senza alcuna remora. Li Qing era anche molto severo con i suoi subordinati, e questo gli procurò non solo molte antipatie, ma fu addirittura vittima di una cospirazione. Venne accusato e successivamente scagionato per reati che non aveva commesso, nel frattempo, però, era stato imprigionato per 10 anni. Mentre si trovava in prigione, Li Qing scrisse canzoni e poesie a lode della corte imperiale e dei templi. L’imperatore, che sapeva del talento e delle opere di Li Qing, decise di liberarlo, affidandogli la gestione del distretto di Bi Yang (泌阳),nella regione dello Henan. |
56 | Fu Dang |
Il tài suì Fu Dang nacque durante la dinastia Song a Xu Cheng (须城). Quando il fratello di Fu Dang divenne una guardia a capo del distretto, egli si premurò di prendersi cura di lui ed aiutarlo. Le persone del villaggio ammiravano il comportamento di Fu Dang nei confronti del fratello, e parlavano molto orgogliosamente di lui. Fu Dang divenne più tardi ufficiale del distretto di Nan Jian, nella regione del Fujian, dove scoprì ben presto che alcuni funzionari corrotti della corte imperiale si approfittavano dei cittadini, vessandoli. La prima cosa che egli fece, fu quindi quella di smascherare questi funzionari e mettere fine ai loro soprusi. In secondo luogo, Fu Dang si occupò anche del brigantaggio, una piaga piuttosto diffusa nella zona, e condusse alcune campagne militari con successo, assicurando pace e stabilità nella zona, a beneficio di tutti gli abitanti del distretto, che lo apprezzavano molto. |
57 | Mao Zi |
Questa è la breve storia del generale celeste Mao Zi: egli nacque durante la dinastia Jin a Lin Huang Chang Tai (临潢长泰) nella regione della Mongolia. Per via dei suoi strabilianti successi militari contro i fuorilegge, gli venne offerta una posizione come ufficial nell’esercito. Nell’anno 1120, la corte chiese a Mao Zi di occuparsi del reclutamento di nuove milizie, e Mao Zi rispose con 2,600 uomini. La corte imperiale ordinò allora a Mao Zi di portare con sé tutti gli uomini per combattere i banditi. Nel 1125, Mao Zi venne premiato con una posizione di ufficiale presso la corte imperiale nella capitale. Più tardi gli venne assegnata la gestione degli affari legati al sale ed ai metalli. Nel 1138 ricevette un’ulteriore promozione e nel tempo fu in grado di conquistarsi stima e benevolenza di tutti quanti gli altri ufficiali dell’esercito e della popolazione. |
58 | Shi Zheng |
La vita e le gesta del tài suì Shi Zheng ebbero inizio durante la dinastia Yuan nello He Nan (河南). Durante gli anni del regno di Tai Ding (1324-1327), ricoprì il ruolo di ufficiale della corte imperiale, occupadosi di giustizia. Egli era una persona dal carattere diretto, onesto, modesto, prudente ed era un gran lavoratore. Era ache molto giusto nel portare avanti gli incarichi che derivavano dalla sua mansione ed era bravo nell’educare il popolo a seguire i giusti insegnamenti. Non vi fu una sola volta nella sua carriera in cui si poté dire che aveva espresso un giudizio ingiusto o sbagliato, né che aveva imprigionato persone innocenti. Shi Zheng ricoprì il ruolo di giudice per tutta la sua vita e, durante la sua carriera, non venne mai meno ai suoi principi o alla sua integrità per compiacere personaggi potenti. Quando gravi carestie colpirono il paese, Shi Zheng decise di distribuire il cibo conservato nelle dispense e nei granai dell’area e si occupò di preparare anche zuppe e medicinali per tentare di salvare il maggior numero di persone possibili dalla fame. |
59 | Hong Chong |
Hong Chong venne alla luce durante la dinastia Ming a Qian Tang (钱塘), nella città di Hangzhou. Durante l’estate del quinto anno del regno di Zheng De (1510), i banditi attaccarono la regione dello Hu Guang (湖广, antica provincia Cinese durante le dinastie Yuan e Ming, ora divisa in due: le attuali provincie dello Hu Bei ed Hu Nan). Hong Chong, in qualità di ufficiale di alto rango, fu chiamato a sradicare i banditi dalle aree prese d’assedio e ci riuscì con successo formulando una strategia che gli permise di arrestare ben 100 banditi più il loro capo, tanto che venne anche insignito di un’onorificienza apposita per questo risultato. Poco tempo dopo questi avvenimenti, Hong Chong decise di dimettersi e si ritirò a vita privata. Morì nel 1524. |
60 | Yu Cheng | Il generale celeste Yu Cheng nacque durante la dinastia Ming a Kun Shan (昆山), nella regione del Jiang Su. Nel 1478, Yu Cheng superò l’esame imperiale per diventare mandarino con lode. Gli fu quindi assegnato l’incario di ufficiale della Corte Imperiale. Più tardi venne poi promosso a senatore del Si Chuan e ricoprì altre prestigiose cariche.Yu Cheng era una persona diretta e non aveva un carattere debole o sottomesso. Non aveva paura del duro lavoro e lavorava diligentemente. Dopo 20 anni come ufficiale della Corte Imperiale, acquisì auto-disciplina e prudenza. Dopo due anni come governatore del Si Chuan, ebbe il coraggio di ritarsi a vita privata mentre ricopriva la posizione di primo ministro.
Condusse una vita morigerata e frugale, con grandissima dignità. Fu un esempio perfetto di pietà filiale nei confronti dei suoi genitori, seppe comportarsi onestamente con gli amici e non prese mai troppo sul serio fama e benessere. Dal momento del suo ritiro in poi, non interferì più con questioni relative a politica e governo. |
Questo era l’ultimo articolo dedicato alla filosofia Taoista ed ai Generali celesti.
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