Debolezze strutturali della delocalizzazione in Cina

Negozio monomarca di Lining - cinesespresso
Negozio mono-marca di Lining, famoso brand Cinese di abbigliamento ed articoli sportivi, che ha registrato sul mercato Cinese un logo molto simile a quello della Nike, e che ha “ricalcato”, ribaltandolo, lo slogan dell’Adidas “impossible is nothing” trasformandolo in un “possible is everything”.

Nonostante l’enorme opportunità che esso rappresenta, non bisogna dimenticare che il mercato Cinese rimane un mercato difficile, lasciando da parte le differenze culturali e la barriera della lingua, in Cina resta difficoltoso differenziare il proprio prodotto e renderlo unico innanzitutto per via della contraffazione e dello spionaggio industriale.
Molti industriali che hanno esperienza sul campo, ed anche diversi report di organizzazioni extra-nazionali sottolineano il fatto che il governo non manca di intromettersi negli affari locali e che i rapporti con i distributori siano molto delicati e difficili, accade anche che questi rapporti si reggano soltanto tramite la corruzione.
Qualora un accordo commerciale non dovesse funzionare, è altrettanto complicato uscirne, in quanto il sistema legale Cinese non è sufficientemente avanzato per gestire tali controversie e non tutela gli investitori stranieri.
Ne risulta che le aziende debbano sostenere pesanti spese legali per reagire dalla contraffazione e vedano comunque danneggiato il proprio marchio e la propria immagine perché si trovano costretti ad offrire alla clientela marchi contraffatti per non perdere clienti che assicurano consistenti volumi di vendita.
In aggiunta, le campagne di sensibilizzazione sulla popolazione hanno poca presa in Cina, specialmente nelle città meno sviluppate, in quanto i consumatori notano soltanto il prezzo dei prodotti e non i dettagli del logo, l’etichetta o della marca scritta con caratteri occidentali.
Di fatto è riconosciuto che la contraffazione è molto frequente, specialmente per quanto riguarda la moda ed il lusso, un esempio tra tanti è quello del noto marchio francese della Lacoste, e delle molteplici storpiature del brand e del piccolo coccodrillo che da sempre contraddistingue il marchio; in Cina questa azienda è stata vittima di contraffazioni che rasentavano il ridicolo: Il coccodrillo rivolto dalla parte opposta. Il coccodrillo con una piccolissima linguetta. Il coccodrillo con due scaglie in più. Il coccodrillo con la coda mozzata. Il coccodrillo identico all’originale con sotto scritto “LACROSTE”… e sebbene questo potrebbe apparire scandaloso ai nostri occhi, il mercato della contraffazione si è accaparrato in Cina più del 40% delle quote di mercato di alcuni prodotti, specialmente nel mercato dell‘abbigliamento, come vedremo successivamente.

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Pubblicato da cinesespresso

Amante della Cina e di tutto quello che la riguarda dal 2005.