Esperienza Expo: il Padiglione della Cina

Il Padiglione della Cina alla Expo di Shanghai 2010 soprannominato "Oriental Crown" (Corona d'Oriente)
Il Padiglione della Cina alla Expo di Shanghai 2010 soprannominato “Oriental Crown” (Corona d’Oriente)

È oramai chiaro a tutto il mondo che la Cina è diventata uno dei maggiori protagonisti economici globali, ed è, per la precisione, il muscolo finanziario di Shanghai che continua a trainare il successo di questa nazione, che, dopo l’apertura ai capitali stranieri voluta da Deng Xiaoping[1] ha goduto di una crescita straordinaria, con la conseguente più veloce diminuzione del tasso di povertà della storia umana,

In combinazione con le province dello Zhèjiāng e del Jiāngsū, la regione di Shanghai effettua quasi un terzo delle esportazioni cinesi. Questa zona ha prodotto nel solo 2008 il 22% circa del totale del PIL cinese, collocando la sola area in 15° posizione, appena al di sotto Australia, nella classifica di PIL mondiale.

Prima della crisi finanziaria l’economia di Shanghai si stava espandendo ad un ritmo incredibile del 12% annuo. La crescita è drammaticamente rallentata dopo il crollo dei mercati mondiali, e durante il primo semestre del 2009 la città ha visto appena il 5,6% di crescita, mostrando come questa Regione Amministrativa Speciale sia intrinsecamente legata al l’economia mondiale; tuttavia, queste cifre restano impressionanti considerando la recessione internazionale dello stesso periodo. Inoltre, Shanghai, con 5.000 dollari per persona all’anno, conserva un PIL pro capite cinque volte superiore alla media nazionale.

L’Expo Universale di Shanghai, che ha aperto al pubblico di tutto il mondo a Maggio 2010, è la prima incentrata sul tema della città sostenibile e sull’aspirazione ad una vita migliore negli ambienti urbani, il suo slogan inglese “Better city, better life”, e cinese “城市 让 生活 更 美” (letteralmente: Le città rendono la vita ancora più bella) testimoniano l’impegno di questa Expo di esplorare e identificare l’uso della tecnologia per integrare lo sviluppo urbano con una maggiore consapevolezza ambientale.

Essendo il tema principale ampio, gli organizzatori hanno concesso una certa flessibilità ai paesi partecipanti ed hanno creato diversi sotto-temi, tutti molto cari alla dirigenza del paese tra cui:

  • “Fusione di culture diverse in città”
  • “La prosperità economica della città”
  • “Le innovazioni della scienza e della tecnologia in città “
  • ” Ristrutturazione delle comunità in città “
  • ” Interazioni tra zone urbane e rurali “[2].

La realtà è che non tutti i paesi hanno aderito al tema principale o uno dei sub-temi, soprattutto i più piccoli, che hanno deciso di sfruttare la loro area dedicata a promuovere le proprie attrazioni locali e bellezze, probabilmente perché essendo la Cina uno dei paesi più importanti oggi, con Shanghai come metropoli di importanza mondiale, la Expo di Shanghai ha rappresentato per loro una grande opportunità, offrendo la possibilità di mostrare in se stessi in Cina con la speranza di essere la destinazione di futuri investimenti.

Attrazione principale di questo Expo e il suo famoso simbolo era ed è rimasto il padiglione della Cina, situato esattamente di fronte all’ingresso principale; domina su tutta l’area ed è stato chiamato dai cinesi “Red Crown”.

Questo padiglione rappresenta per Shanghai ciò che il “Nido d’Uccello” (il Bird’s Nest), lo stadio Olimpico, ha rappresentato per Pechino nel 2008, un indubbio segno di potere e un simbolo di identità nazionale e di orgoglio.

Il Padiglione cinese, diviso in tre sezioni, promette grandi cose, a partire dal nome molto pomposo: “Corona Orientale, Splendida Cina, Ampio Granaio e Popolo Ricco”. Teoricamente, dovrebbe mostrare i risultati ottenuti cinesi in termini di sviluppo urbano dai tempi antichi fino ai giorni nostri.


[1]    1904 – 1997, è succeduto a Mao Zedong ed Hua Guofeng alla guida del Partito Comunista Cinese come leader supremo tra il 1978 ed il 1992. Sua è la volontà di avviare le riforme in Cina per fare in modo che si aprisse a capitali ed investimenti stranieri.

[2]    Tutti i sotto-temi sono specificati nella “Expo 2010 Shanghai China Official Guidebook” e nel sito internet Expo 2010: http://en.expo2010.cn

Ti è piaciuto l’articolo? Per favore, clicca su “Mi piace” e condividilo su Facebook, Twitter o qualsiasi altro social network!

Pubblicato da cinesespresso

Amante della Cina e di tutto quello che la riguarda dal 2005.

Una risposta a “Esperienza Expo: il Padiglione della Cina”

I commenti sono chiusi.