Esperienza Expo: i Padiglioni Italiano e Tedesco

Esterno del Padiglione Italiano - Expo 2010
Esterno del Padiglione Italiano – Expo 2010

“The City of Man, Living the Italian Way” (La città dell’Uomo, vivere all’Italiana) è stato il titolo ufficiale del padiglione Italiano alla World Expo di Shanghai del 2010.

Gli organizzatori hanno voluto dare ai visitatori un’idea di tutto ciò che, nel tempo, ha contribuito a rendere grande e famosa l’Italia nel mondo: cultura, arte, cibo, motori, prodotti di consumo (abbigliamento e calzature, ma anche mobili), con molti marchi prestigiosi in mostra. In breve, una curatissima vetrina di alcuni dei best sellers che il paese ha da offrire.

Modellino del Ponte sullo Stretto di Messina - Padiglione Italiano Expo 2010
Modellino del Ponte sullo Stretto di Messina – Padiglione Italiano Expo 2010

Analizzando i contenuti e la disposizione delle aree all’interno del padiglione, non posso non fare alcune considerazioni critiche: penso che l’operazione di marketing e rafforzamento dell’immagine Italiana come un paese esclusivo, affascinante e di qualità sia stata assolutamente riuscita; tuttavia, l’approccio adottato è stato molto libero, il che ha portato a trattare delle tematiche off-topic, mostrando ai visitatori Cinesi, ad esempio, nell’area “Grandi Opere” il modellino del Ponte sullo Stretto di Messina, con immagini grafiche in 3D che illustrano le “tecniche all’avanguardia” utilizzate per costruirlo.

Gli Italiani sanno benissimo che il Ponte di Messina non esiste né mai si costruirà, ma non i Cinesi, che con entusiasmo scattavano tante foto di quello che pensano sia uno dei ponti più lunghi del mondo.

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In ogni caso, il più bel padiglione di tutta quanta la Expo resterà, ovviamente, quello Cinese, disposto su diversi livelli, che si trovano nella parte superiore della costruzione, una sorta di piramide rovesciata suddivisa in tre sezioni: la più grande e superiore è l’area espositiva centrale, in secondo luogo vi è una zona di “esperienza”, dove sono esposte tutte le bellezze delle singole regioni cinesi; per finire, al piano inferiore, una zona funzionale con grandi schermi e giochi di luce.

Megaschermo 3D all'interno del 1° piano del Padiglione Cinese - Expo 2010
Megaschermo 3D all’interno del 1° piano del Padiglione Cinese – Expo 2010

Unendo il patriottismo all‘esagerazione, il padiglione cinese, che si affaccia sull’entrata, oscura sia le sale di Macao e Hong Kong su un lato che quella di Taiwan dall’altro lato, è un messaggio politico che la Cina vuole lanciare al resto del mondo: essa non ha infatti messo da parte la sua ambizione di unificare tutto il territorio e metterlo sotto il governo di Pechino, dimostrando inoltre che lo Stato è in grado di ospitare in poco meno di due anni due eventi planetari in due città diverse (le Olimpiadi a Pechino e la Expo a Shanghai), è un chiaro segno della percezione che questa nazione ha di sé stessa: il punto di riferimento e la superpotenza di tutta l’Asia orientale.

Comparando tutti i padiglioni dei più grandi ed importanti stati Europei, il migliore rimane, a mio avviso, quello Tedesco per quanto riguarda lo sviluppo di temi e la varietà di argomenti toccati.

Il percorso all’interno dell’area espositiva inizia con il trattare le questioni ambientali più sentite, nel seguente ordine: energie rinnovabili, sia solare che eolica, chiusura e riqualificazione di distretti minerari, cibo e agricoltura biologica, coesione sociale e partecipazione civica tramite attività quali quelle sportive, eccetera. In aggiunta, in ogni sezione, la Germania specifica cosa nella fattispecie, sta facendo la nazione nei vari ambiti.

Un’altra sezione è dedicata ai piani di sviluppo urbano ed urbanistica sostenibile, concentrando l’attenzione del visitatore sull’importanza degli spazi verdi, minor inquinamento e, a causa dell’invecchiamento della popolazione, i nuovi possibili modi di coesione sociale. La sezione successiva, poi, è tutto incentrata sui prodotti tipici e le principali marche tedesche. La quarta ed ultima parte del padiglione, è una sorta piccolo teatro circolare, dove è stato ideato un breve spettacolo con un’attrice cinese e un attore tedesco che interagiscono con gli ospiti e con un uso massiccio di effetti speciali, per promuovere l’amicizia tra i Cina e Germania. Ho trovato tutto molto interessante e meticolosamente preparato, con una strategica e profonda ricerca culturale a monte.

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Pubblicato da cinesespresso

Amante della Cina e di tutto quello che la riguarda dal 2005.