Potremmo idealmente chiamare il Milan “AC米兰” ora? È una domanda che si stanno ponendo in molti quest’estate.
Attualmente, con le Olimpiadi appena concluse, si è risvegliato un po’ in tutto il mondo un certo interesse per lo sport, ed il mondo del calcio non fa certo eccezione.
Una delle notizie che hanno infiammato gli animi di tifosi ed appassionati è quella della cessione del Milan da parte della proprietà attuale, ad una cordata di imprenditori Cinesi.
Il primo club a proprietà interamente Cinese
Per la prima volta nella storia dei grandi club, la proprietà è interamente Cinese.
La squadra AC Milan può vantare 116 anni di storia, innumerevoli vittorie, e giocatori di fama mondiale, negli anni, hanno fatto parte del suo team (Baresi, Van Basten, Maldini, Shevchenko, solo per citarne alcuni).
Questa acquisizione costerà all’intera cordata di imprenditori circa 740 milioni di Euro, suddivisi, nello stato patrimoniale del bilancio del Club, in 520 milioni di Euro di capitale sociale e 220 milioni di Euro di debiti.
Nell’accordo l’AC Milan chiede alla nuova proprietà di investire 350 milioni di Euro nei prossimi 3 anni, per migliorare sia la situazione finanziaria del club che la sua competitività. Di questa somma, 100 milioni di Euro dovranno essere erogati nel breve periodo. Per quanto riguarda gli acquirenti del Milan, recentemente la società “Europe – China Sports Investments Management Changxing Ltd” ha ricevuto moltissima attenzione dai mercati internazionali, questa dovrebbe essere infatti l’azienda costituita ad hoc per l’acquisto, dietro la quale si celano i nuovi proprietari della storica squadra di calcio meneghina.
L’importante ruolo giocato dal gruppo Wing Tai
Il sito Hexun, riporta che recentemente il Gruppo Wing Tai (in Cinese 永大集团 – Yǒng dà jítuán) ha annunciato che una sua controllata, in collaborazione con il Fondo “Hǎixiá” ed altri investitori quali grandi imprese Cinesi ed istituzioni finanziarie, hanno sborsato 520 milioni di Euro per acquisire il controllo del 99,93% delle quote di capitale sociale dell’AC Milan, aggiungendo di voler fornire un prestito di 100 milioni di Euro al club.
Per chi non sapesse cos’è il gruppo Wing Tai, la Wing Tai Holdings Limited è stata fondata ad Hong Kong nel 1950, anche se la sede attuale è a Singapore. Negli anni 60, il gruppo si è rapidamente espanso in Malesia ed a Singapore, e da allora, è diventato una delle agenzie immobiliari più importanti dell’Asia, specializzandosi nel fornire negozi ad aziende di pronto moda in Asia, prestigiosi brand internazionali quali G2000, Topshop, Dorothy Perkins, Miss Selfridge, Nike, Adidas e Fox si appoggiano ai servizi di Wing Tai per i loro negozi sul territorio Asiatico. L’azienda è anche molto attiva nel settore dell’edilizia, con una particolare predilezione per condomini lussuosi, uffici di lusso e boutique hotel. Inoltre, attraverso la sua affiliata operante nel settore finanziario, Wing Tai ha istituito un fondo immobiliare gestito da professionisti, che investe i proventi delle vendite di edifici nell’area Asiatico-Pacifica. Potrete trovare maggiori informazioni qui, sul sito web ufficiale.
L’azienda ha inoltre significative partecipazioni in diverse sussidiarie sia in Hong Kong che in Malesia.
Pare che questo colosso dell’edilizia, insieme ad altri personaggi di spicco del mondo dell’imprenditoria Cinesi sia priva che pubblica, abbia convinto l’attuale proprietario del Milan, Silvio Berlusconi, a cederlo. I membri di questa “misteriosa” cordata non sono ancora stati resi noti, si sa soltanto che si stanno unendo per costituire la “Europe-China Sports Investments Management Changxing Ltd.”, società creata ex-novo che perfezionerà l’acquisto del club rossonero, ma i nomi dei membri di questa società (e quindi i nuovi proprietari del Milan) verranno annunciati soltanto quando avranno saldato l’intera somma offerta per la squadra.
Durante il mese di Giugno 2016 la controllata del gruppo Wingtai, che si occupa di servizi finanziari e innovazione per la cooperazione sportiva tra Europa e Cina, ha partecipato ad acquisizioni di fondi nel settore industriale, impiegando poco meno di 4,5 miliardi di Yuan per effettuare le operazioni. Dopo un intervallo di due mesi, pare che l’azienda abbia anche preso parte all’acquisizione del Milan, dimostrando così la propria forza. L’operazione portata avanti dal Wingtai Holding Group è senza dubbio una prova importante per il gruppo, che si trova per la prima volta a dover gestire di un team sportivo, e se portata avanti con successo, sarà sicuramente una svolta per la holding, che è alla ricerca di modi efficaci per valorizzare il proprio marchio e la propria immagine, con la speranza di generare, in futuro, consistenti profitti nel settore dei fondi di investimento industriali.
E così, dopo il caso del gruppo Suning, che ha acquistato l’Italianissima Inter, anche i nuovi proprietari del Milan parlano Cinese.
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