Storia del sistema giuridico-amministrativo cinese: Antico retaggio confuciano
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I vari paesi che compongono il continente asiatico storicamente hanno in molti casi preso a modello sistemi culturali ed istituzionali di derivazione cinese, in quanto il paese fu il primo a sviluppare strutture stabili ed un potere centralizzato già a partire dal 221 a.C. con l’imperatore Qin Shi Huang. (vedi anche lo schema sulle dinastie regnanti Cinesi qui).
Già a quel tempo, infatti, la Cina godeva di un riconosciuto prestigio a livello internazionale, la sua influenza era fortissima, e questo è attestato dal fatto che il suo modello statale fu in grado di sopravvivere fino al 1911 d.C. ed inoltre dalla miriade di piccoli reami e principati che dall’antichità le hanno gravitato attorno.
Ciò che sosteneva ideologicamente l’apparato imperiale era un modello culturale nel quale la Cina si proponeva come “educatrice” piuttosto che come “ potenza dominatrice e/o distruttrice” e fondamentale era il ruolo dell’imperatore della Cina: suo infatti era il ruolo di “mediatore” tra gli dei ed il popolo, in quanto semi-divinità egli stesso.
Il collante di questa ideologia era poi l’apparato ideologico Confuciano, basato sulla regolamentazione gerarchica dei rapporti nella vita dell’individuo creata da Confucio, sul conformarsi alle regole proprie dello status sociale di appartenenza, sul rispetto dei “li”, comunemente tradotti come “riti” ma che sono in realtà un modo di agire naturale, che è in grado di assecondare l’ordine universale, che consente, cioè di mantenere l’ordine sia sulla terra che in cielo, tra le divinità. I “li” riguardano in particolare i rapporti reciproci nelle cinque più importanti relazioni nella vita dell’uomo e sono quelle tra:
padre – figlio;
marito – moglie,
sovrano – suddito,
fratello maggiore – fratello minore,
amico più anziano – amico più giovane.
In questi rapporti il primo elemento della coppia deve essere il più importante perché gerarchicamente superiore, e deve essere trattato con riguardo ed una certa sottomissione da parte del secondo membro della coppia, sebbene vigesse comunque un certo grado di reciprocità in queste relazioni. Anche le norme giuridiche si svilupparono in questo senso, in una maniera particolaristica e con personalismi, in modo da garantire privilegi ed immunità ad alcuni selezionati membri della società.
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