Il Qipao, abito tradizionale Cinese

Qipao, abito tradizionale Cinese
Il Qipao, abito tradizionale Cinese – Nella foto: Qipao bianco con peonie, foto in mostra presso il padiglione della Cina ad Expo 2015

Che cos’è un “Qipao”?

Il Qipao, abito tradizionale Cinese, viene indossato esclusivamente dalle donne ed è di pregiata fattura, generalmente in seta, con collo alto, mezze maniche e gonna dritta, solitamente con uno o due spacchi laterali.

All’interno del padiglione della Cina alla Expo di Milano, è una delle tipicità della Cina tra le più celebrate, tanto da poter vantare una mostra fotografica dedicata nell’area d’attesa prima di entrare nel vero e proprio padiglione. Da qui è nato lo spunto per approfondire con un articolo e fare conoscenza con questo particolare ed affascinante indumento.

Breve storia del Qipao

Nel 17° secolo, nel nord della Cina, il condottiero Nurachi condusse le proprie truppe fino a Pechino e spodestò la dinastia Ming (che aveva governato il paese tra il 1368 al 1644), insediandosi a corte e dando origine ad una nuova dinastia, quella dei Qing, che fu l’ultima dinastia regnante che la Cina conobbe.

Qipao, abito tradizionale Cinese
Qipao, abito tradizionale Cinese – Abito di seta blu con Peonie

Dopo poco, presso la corte Qing (casa regnante che governò l’impero fino al 1911), si diffuse un abito molto pratico, dalla forma tubolare, che veniva utilizzato da persone di entrambi i sessi: era un primo prototipo di Qipao. Questo proto-Qipao era ampio ed informe, con collo alto e gonna lunga e dritta, e divenne poi molto popolare tra i nobili Mancesi. Il motivo di questa popolarità è semplice: durante l’ascesa al potere della dinastia dei Qing, Nurachi, il già citato condottiero nonché capo della casata mancese, stabilì il sistema dei vessilli (o delle bandiere): una struttura per organizzare tutte le famiglie Mancesi in divisioni amministrative. Il vestito tradizionale che le donne Mancesi indossavano, divenne allora conosciuto come abito della bandiera, o abito del vessillo, e rappresentava, più che un semplice indumento, l’appartenenza ad una famiglia, etnia ed anche classe sociale. Dopo il 1636 anche a tutti gli uomini inclusi nelle casate del sistema dei vessilli venne richiesto di indossare la versione maschile del Qipao, ovvero il Changpao.

Nell’antichità il Qipao era indossato quasi tutti i giorni, prevalentemente a palazzo reale e già nella sua forma primordiale, il Qipao era di seta, decorato con preziosi ricami sia nel collare che nelle maniche e sugli orli.

Un altro nome con il quale viene chiamato quest’abito è 长衫 chángshān che significa letteralmente “gonna lunga”.

Gli inglesi, durante l’epoca coloniale, nel periodo in cui invasero Shanghai e parte della Cina, presero “in prestito” la pronuncia di questa parola storpiandola, e fecero giungere i primi esemplari di questi vestiti in Europa, rinominandoli “Cheongsham”.

Il Qipao ai giorni nostri

L’abito nella sua forma più celebre, così come è arrivato ai giorni nostri, è stato creato a Shanghai negli anni 20 e venne reso popolare dalle celebrità locali e dalla classe benestante Cinese. Il Qipao contemporaneo è un unico pezzo, molto aderente, che copre quasi interamente il corpo della donna, fatto salvo la testa, le mani, i piedi e, grazie a sapienti spacchi, parte delle gambe.

Dopo essere caduto nell’oblio durante gli anni del regime comunista, sta, in tempi recenti, riacquistando popolarità grazie alla sua unicità, in grado di mettere in risalto con grazia la figura femminile. È cambiata però l’occasione d’uso del Qipao, che viene utilizzato in eventi formali, quali matrimoni, feste, appuntamenti eleganti e concorsi di bellezza. Alternativamente, viene anche usato come uniforme nei ristoranti, hotel o aerei in Asia.

il qipao, abito tradizionale cinese - un momento del flashmob
Un momento del flashmob dedicato al Qipao, a Times Square, New York – foto di Chinanews

Altra curiosità relativa al Qipao: Giovedì 10 Settembre, Times Square a New York è stata letteralmente invasa da cento giovani donne con indosso un Qipao grazie ad un coloratissimo Flash mob.

Secondo Zhang Meifang, console della Repubblica Popolare Cinese a New York, il Flash Mob è stato organizzato per mostrare l’elegante bellezza dell’abito tradizionale Cinese ed incuriosire il pubblico Statunitense spingendolo ad approfondire la propria conoscenza della cultura Cinese. Per saperne di più leggi la notizia su: Shanghaiist.

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Pubblicato da cinesespresso

Amante della Cina e di tutto quello che la riguarda dal 2005.