Come ti sentiresti se sapessi che tutto ciò che fai, le esperienze che vivi ed i tuoi comportamenti sono monitorati e valutati da chi ti governa? E che poi attribuisce loro un punteggio in base al quale avrai accesso o meno a determinati servizi? In questo, nei precedenti posts (puoi leggere tutta la storia del credito sociale qui, qui, qui e qui) e nei prossimi, troverai un dossier interamente dedicato all’argomento: la creazione e l’implementazione di un sistema di credito sociale in Cina.
Il ruolo chiave dell’industria di valutazione del credito
Il settore di valutazione del credito è, per così dire, l’hardware del sistema di credito sociale. Le normative sul credito sociale, invece sono il “software” del sistema, in quanto forniscono una lista di regole che chiariscono i comportamenti da tenere ed evitare per mantenere alto il proprio credito sociale.
Ma chi deve materialmente valutare e tenere traccia dei cambiamenti nello stato del credito delle persone? La risposta non è univoca, è infatti cambiata nel tempo.
Le aziende che hanno il compito di valutare l’affidabilità di persone, imprese ed amministrazione pubblica dispongono di database di informazioni enormi, in particolar modo relativi al merito creditizio e forniscono ai partecipanti al mercato vari prodotti e servizi di informazioni sul credito. L’ampio settore del calcolo e aggiornamento del credito sociale comprende diversi rami: indagini sul credito aziendale, indagini sul credito personale dei consumatori, indagini congiunte, indagini e valutazioni di beni materiali ed immateriali, ricerche di mercato, valutazione del credito, assicurazione del credito, garanzie e fidejussioni, factoring internazionale, consulenza sulla gestione del credito, raccolta di conti correnti commerciali ed altri servizi professionali.
Società private escluse dalla gestione del punteggio sociale
Il governo Cinese è intervenuto direttamente per regolamentare il permesso di attribuire un punteggio sociale e definire chi è intitolato a farlo.
A partire dal 2018, è stato infatti necessario regolamentare l’industria del credito, e nella fattispecie l’amministrazione pubblica si è concentrata sulle società private che offrivano servizi di valutazione del credito sociale. La partita che si è giocata è stata per il controllo delle informazioni sensibili di tutti i cinesi, la raccolta e custodia dei dati personali di miliardi di persone e imprese, al fine di attribuire loro un punteggio: una questione delicata e centrale. Chiaramente, le aziende private che si fossero trovate a dover gestire una tale quantità di dati così sensibili da determinare il trattamento di un cittadino da parte degli enti pubblici (cioè tutto, in Cina, perché non dimentichiamoci che è pur sempre un regime comunista) avrebbero avuto accesso ad un enorme potere.
Potere che il governo di Pechino ha subito mal visto e voluto togliere alle fintech nazionali private.
La quantità di dati già raccolti e analizzati dalle società di valutazione del credito che hanno implementato il proprio sistema di punteggio sociale di individui ed imprese prima del divieto da parte del governo è così consistente che il governo cinese a partire dal 2018 ha deciso di sospendere la concessione di licenze alle fintech private, che non sono quindi sotto il controllo governativo.
Le autorità cinesi non consentono più alle imprese private di svolgere servizi di valutazione del credito individuale, facendo perdere loro la funzione di società di rating del merito creditizio. Inoltre, sempre dal 2018, la Banca popolare cinese impone che tutte le indagini sul credito personale siano fornite da istituzioni pubbliche.
Le ragioni politiche dietro alla scelta del governo
Il governo cinese ha recentemente favorito una politica di mega-fusioni di aziende statali, che aumentano ulteriormente il loro potere di mercato. Il motivo è semplice: quando le aziende pubbliche hanno successo, il PCC ne trae vantaggio, sia economicamente che politicamente. Secondo le parole del premier Xi Jinping, le compagnie a partecipazione statale sono importanti fondamenta materiali e politiche per lo sviluppo del cosiddetto “socialismo a caratteristiche cinesi”. Xi Jinping ha anche apertamente dichiarato la sua intenzione di volerle rendere “più forti, migliori e più grandi”. (Fonte: Australian Strategic Policy Institute)
Consentire alle imprese private di erodere la quota di mercato delle aziende pubbliche minerebbe questo obiettivo, non solo indebolendo naturalmente il controllo del regime sui settori economici chiave, ma anche aprendo la strada alle società private di successo per sfidare il PCC.
Agli occhi della dirigenza del partito, lasciare la gestione della valutazione del credito in mano ad aziende private rappresenta quindi una minaccia al monopolio politico del PCC e al regime che lo rappresenta.
I sistemi di punteggio sociale delle aziende private
Nel 2015, la Banca popolare cinese ha concesso in licenza a otto società di avviare una sperimentazione sui sistemi di credito sociale. Ciò ha permesso ad alcune aziende private di iniziare a sviluppare le proprie piattaforme e l’infrastruttura necessaria per gestire il credito sociale, anche se poi, il PCC ha fatto marcia indietro ritenendo opportuno rendere il calcolo dei punteggi sociali pubblico. I punteggi di credito già esistenti in Cina (come Sesame Credit, Tencent Credit, ecc.) che vengono attribuiti ai clienti attraverso diversi strumenti sono punteggi di credito orientati al mercato, che possono avere diverse finalità, il sistema di informazioni finanziarie sul credito personale promosso dalle imprese private è diverso dal sistema di credito sociale guidato dal governo.
Tuttavia, anche queste valutazioni hanno una loro importanza ed utilità. Secondo il parere del Consiglio di Stato della Repubblica popolare cinese, oltre a influire sui prestiti commerciali, i dati delle agenzie di attribuzione del merito creditizio possono essere utilizzati anche dal governo per molteplici fini, incluso la valutazione di candidature per appalti pubblici, emissione di approvazioni amministrative, accesso al mercato dei capitali, e molto altro ancora.
Inoltre, la sospensione delle licenze per la valutazione del credito non ha impedito a queste società tecnologiche di sviluppare i propri sistemi di punteggio per attribuire un credito sociale a ciascun utente, da spendere nelle stesse piattaforme.
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