Mai più figli unici per i Cinesi

Bambini nella missione della scuola di Pechino, quando ancora avere fratelli era possibile e l'abbandono di minori nelle zone rurali non era un evento eccezionale - 1902 - Foto di https://www.flickr.com/photos/ralphrepo_photolog/ via Flickr
Bambini nella missione della scuola di Pechino, quando ancora avere fratelli era possibile e l’abbandono di minori, soprattutto nelle zone rurali, non era un evento eccezionale – 1902 – Foto di Ralph Repo via Flickr

È oramai ufficiale, a metà Novembre è uscito il comunicato di Xi Jinping, Segretario Generale del Partito Comunista Cinese dal Novembre 2012 e Presidente della Repubblica da Marzo 2013, nel quale il PCC si pronuncia favorevole all’abolizione della legge sul Figlio Unico (Mai più figli unici per i Cinesi).

Questa svolta epocale è avvenuta durante la terza sessione del Plenum del Partito Comuista, conclusasi martedì 12 Novembre 2013, dove è stata elaborata quella che pare essere una delle più attese riforme in campo sociale per il popolo Cinese.

Nel contesto in cui fu concepita ed emanata, la Legge sul Figlio Unico, voluta da Deng Xiaoping per raddrizzare il paese dagli effetti devastanti del Grande Balzo in Avanti e della Rivoluzione Culturale, ebbe l’effetto positivo di risparmiare alla Cina migliaia di morti di fame e diminuire drasticamente il rischio di carestie; bisogna ricordare che la Cina stava emergendo da un buio periodo, in cui migliaia di persone erano morte o stavano morendo per denutrizione.

Molti Cinesi hanno accolto favorevolmente questa riforma, che allenta la stretta del Partito sulla vita privata del popolo, anche se da diverso tempo la legge non era più così stringente come negli anni ’70, perché permetteva a minoranze etniche, a figli di figli unici, a genitori di un bambino affetto da handicap, a contadini il cui primogenito era di sesso femminile, a persone abbienti, abbastanza ricche per poter pagare le multe salate relative all’infrazione della legge voluta da Deng Xiaoping, di poter procreare fino a due figli.

Ora che il periodo di crisi è stato definitivamente superato e che la Cina si candida a diventare la prima potenza mondiale, lo Stato può permettersi di cancellare questa legge, cardine del programma sulla pianificazione famigliare, concedendo anche a coppie composte almeno da un figlio unico di dare alla luce più di un erede. Resta da vedere se questa nuova normativa darà una scossa all’aumento demografico Cinese, in stallo da diverso tempo a causa della legge sul figlio unico: non è infatti certo che, per effetto della sua entrata in vigore, il tasso di natalità sia obbligatoriamente destinato a crescere. 

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Pubblicato da cinesespresso

Amante della Cina e di tutto quello che la riguarda dal 2005.