Com’è noto, durante la settimana appena trascorsa, il Premier Italiano Mario Monti si è recato nel continente Asiatico per una missione diplomatica e nella giornata di sabato 31 Marzo ha incontrato il Primo Ministro Cinese Wen Jiabao, allo scopo di favorire il dialogo e (soprattutto) le relazioni commerciali tra Italia e Cina.
C’è in questa visita un importante elemento di novità che segna l’inversione di tendenza dei rapporti commerciali tra questi due Stati: se prima erano i politici Italiani che organizzavano le missioni in Cina, alle quali partecipavano imprenditori con lo scopo di investire nella Repubblica Popolare, ora è lo Stato Italiano, nella persona del suo Primo Ministro, ad invitare i capitali Cinesi in patria.
Ovviamente la Cina, pur dimostrandosi interessata, non si impegnerà “gratuitamente”, quello che richiede è infatti una maggior cooperazione e scambio tecnologico ed economico con l’UE ed ha delegato all’Italia il compito di mediatore.
Wen Jiabao, il Primo Ministro Cinese ha anche messo in chiaro che si aspetta riforme economiche che rendano l’ambiente Italiano maggiormente “business friendly”.
In effetti resta il dubbio su come possa considerarsi allettante un paese in cui si è venuto a creare uno spiacevole clima di “caccia alle streghe” per mano di enti governativi atti al controllo delle tasse e delle imposte, ed in cui il settore pubblico è bloccato con i pagamenti, e le aziende, non riuscendo a loro volta a far fronte ai loro impegni, tra loro non si pagano.
La foto del primo ministro Cinese appartiene a: Kremlin.ru [CC-BY-3.0], via Wikimedia Commons
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