Nuova via della Seta

È notizia di circa un mese fa la sottoscrizione di un accordo quadro con la Cina da parte dell’Italia.

Come tutti ricorderete, il memorandum d’intesa è stato siglato per promuovere il progetto della creazione di una cosiddetta “nuova via della Seta”.

Dopo un paio di giorni di “tam tam” mediatico che questa intesa ha scatenato, tutto è tornato a tacere.

cinesespresso - la nuova via della seta - containers sovrapposti
La nuova via della seta sarà lo strumento Cinese per “colonizzare” l’Europa? Foto di Gino Crescoli da Pixabay

Ma cosa è successo veramente? Che cos’è la nuova via della Seta? Che accordi ha sottoscritto l’Italia con la Cina nell’ambito del progetto della nuova via della Seta?

E soprattutto perché molti commentatori la considerano una grande opportunità ed altrettanti invece una pericolosa minaccia? Vi siete fatti un’opinione?

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza a mente fredda, per capire quali iniziative ha preso la Cina nei confronti dell’Europa e come si sta muovendo il presidente Xi Jinping per assicurarsi la riuscita dei progetti promossi dalla Cina.

La nuova via della Seta è il progetto Belt and Road

Innanzitutto chiariamo un primo punto: la “Nuova via della seta” in realtà è la combinazione di due progetti.

Questi due progetti si chiamano in Cinese “丝绸之路经济带” (sīchóu zhī lù jīngjì dài) e “21世纪海上丝绸之路” (21 shìjì hǎishàng sīchóu zhī lù), che, tradotti, significano: “cintura economica della Via della Seta” e “Via della Seta marittima del 21° secolo”.

I due progetti sono abbreviati in “一带一路” (yīdài yīlù), letteralmente “una cintura, una strada”, comunemente noto come “Belt and Road” oppure “Belt and Road Initiative” abbreviato in BRI.

Le origini della “Belt and Road” sono da ricondurre ad una proposta del presidente Cinese Xi Jinping avanzata tra il settembre ed ottobre 2013.

Il presidente Xi ha presentato l’iniziativa di cooperazione per la costruzione della nuova Via della Seta come progetto che farà affidamento su meccanismi multilaterali esistenti tra Cina ed i paesi interessati.

L’Iniziativa Belt and Road mira a prendere in prestito i simboli storici dell’antica Via della Seta e mantenere alta la bandiera dello sviluppo pacifico con l’aiuto di piattaforme di cooperazione in grado di sviluppare partnership economiche con paesi alleati. Il fine ultimo è quello di costruire insieme una comunità di interessi.

La creazione ed implementazione della Nuova via della Seta

Il 28 marzo 2015, il Ministero dello Sviluppo economico, il Ministero degli affari esteri e il Ministero del commercio Cinesi hanno congiuntamente emesso un documento che indicava chiaramente la visione e l’azione per promuovere la costruzione della “Belt and Road”.

Da quel momento in poi hanno preso il via i progetti ad essa legati.

Soltanto nel 2015 la “Belt and Road Initiative” poteva contare su oltre 3.000 contratti siglati ed ingenti investimenti diretti da parte delle imprese Cinesi in oltre 49 paesi collegati.

Sempre nel 2015, il valore dei contratti stretti tra Cina ed i paesi collegati alla “Belt and Road” ammontava a 17,83 miliardi di dollari e le commesse affidate ai Cinesi da parte dei paesi della Nuova Via della Seta era stimato in circa 12,15 miliardi di dollari.

Il giro d’affari della nuova via della Seta

Alla fine di giugno 2016, i treni in partenza dalla Cina e diretti verso l’Europa avevano già compiuto 1881 viaggi. Tra questi, 502 treni hanno effettuato anche il viaggio di ritorno verso la Cina carichi di merce di origine Europea. Inutile dire, quindi, che la nuova via della seta su rotaie ha dato un forte impulso al commercio Euro-Cinese, con un giro d’affari che si stimava intorno ai 17 miliardi di dollari nel 2016, e pare essere in continua crescita. (fonte: https://bit.ly/2KFjdYt)

Per ora, quindi, la bilancia commerciale è in squilibrio e pende tutta a favore dei Cinesi. Ma non accontentiamoci, approfondiamo ancora!

Nel prossimo post vedremo quale impatto ha avuto il memorandum d’intesa siglato dall’Italia (più o meno consapevolmente) nello scacchiere internazionale e quali ripercussioni nei delicati equilibri a livello globale.

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Pubblicato da cinesespresso

Amante della Cina e di tutto quello che la riguarda dal 2005.