Olimpiadi: ne valeva la pena?

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Lo stadio teatro delle Olimpiadi di Pechino 2008, denominato Bird’s Nest (nido di uccello) per la sua particolare forma. Foto di Seeming Lee via Flickr distribuita con licenza CC 2.0 BY

A distanza di poco più di un mese dalla chiusura dei giochi Olimpici, Pechino si concede di trarre le proprie valutazioni in merito alla resa degli sportivi in maglia Cinese che hanno preso parte alle Olimpiadi di Londra 2012.

Gli atleti Cinesi hanno vinto 38 ori, 27 argenti e 23 bronzi, per un totale di 88 medaglie; un risultato piuttosto deludente tenendo conto di due principali fatti: il primo è il risultato ottenuto quattro anni prima durante i precedenti giochi Olimpici di Pechino, con 100 medaglie vinte per la nazione, che impressionò gli spettatori di tutto il mondo aggiudicandosi ben 51 ori; in secondo luogo, pesa molto anche la performance ottenuta dagli Stati Uniti d’America, nazione verso cui la Cina nutre da alcuni anni un certo sentimento di rivalità in ambito sportivo agonistico, che a Londra ha conquistato 104 medaglie; le quali sono state certamente meno delle 110 vinte durante l’edizione Pechinese delle Olimpiadi, tuttavia il gap del medagliere olimpionico USA-Cina è aumentato sensibilmente durante quest’ultima edizione dei Giochi, ed il prestigio della Cina è leggermente diminuito a causa di questi risultati.

L’opinione pubblica Cinese si chiede anche se il vero e proprio costo economico sostenuto per mantenere ed allenare gli atleti sia stato un buon investimento: secondo “Renmin Wang“, sito internet Cinese (conosciuto anche come People’s Daily Online) il compenso percepito dall’allenatore di Sun Yang, medaglia d’oro per i 400-metri stile libero maschile, ammonta ad un milione di yuan (approssimativamente €123.700), mentre le trasferte per gli sportivi e tutto il loro entourage costano allo stato 300 mila yuan al mese (€37.110) a persona e, considerando i 70 giorni di trasferta fatti da Sun Yang quest’anno, il costo totale della sua preparazione è lievitato fino a 10 milioni di yuan.

Altra grande delusione per l’orgoglio Cinese, riportata anche dal NYTimes, è stata la rovinosa caduta di Liu Xiang, beniamino nazionale, volto delle Olimpiadi Pechinesi, stella della corsa ad ostacoli e medaglia d’oro ad Atene 2004.

Dopo essere stato obbligato a ritirarsi durante i giochi di Pechino 2008 a causa di un infortunio al tendine di Achille, Liu era pronto a prendersi la sua rivincita a Londra 2012; tuttavia, sempre per lo stesso motivo, uno strappo al tendine d’Achille della gamba destra, ha interrotto la sua corsa appena al primo ostacolo.

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Pubblicato da cinesespresso

Amante della Cina e di tutto quello che la riguarda dal 2005.