La presa di potere totale di Xi Jinping

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Il 10 marzo 2023, il leader cinese, Xi Jinping, è diventato il capo di stato più longevo della Cina moderna, venendo rieletto per un terzo mandato come presidente della Cina.

Si tratta di un evento senza precedenti nella storia della Cina moderna.

La nomina in parlamento

La nomina da parte del parlamento cinese arriva dopo che a ottobre 2022 è stato confermato per altri cinque anni come capo del Partito comunista cinese (PCC) e dell’esercito, le due posizioni di leadership più significative in Cina. L’elezione dello scorso 10 marzo come capo dello stato è un’aggiunta cerimoniale alla presa di potere totale di Xi. Per decenni la Cina, reduce dalla traumatica esperienza di Mao Zedong, ha evitato il governo di un solo uomo a favore di una leadership più basata sul consenso, seppur ancora autocratica. Quel modello ha imposto limiti di mandato al ruolo in gran parte cerimoniale della presidenza. Infatti, i predecessori di Xi, Jiang Zemin e Hu Jintao, hanno rinunciato al potere dopo 10 anni in carica. Xi ha cancellato quel regolamento, abolendo i limiti di mandato nel 2018.

Nessuno aveva l’impressione che Xi Jinping progettasse di allentare le redini alla guida del partito e della nazione intera. Tuttavia, le sue mosse per consolidare il potere totale sono andate oltre quello che la maggior parte degli osservatori si aspettava.

Il ventesimo congresso del PCC

Tornando al ventesimo congresso del PCC, nel 16-22 ottobre 2022, il momento più simbolico è stata la cacciata dell’ex premier Hu Jintao dall’aula del congresso del partito. L’unico motivo sembra essere stato quello di aver avuto intenzione di votare a sfavore della nomina di Xi Jinping. Per questo, Hu Jintao, il precedente primo ministro della Repubblica Popolare Cinese è stato scortato fuori dal congresso nazionale mentre l’attuale presidente, Xi Jinping, si voltava dall’altra parte. Già da ottobre, con questa mossa sfrontata, rapida e fluida, Xi ha rimosso le ultime vestigia delle fazioni rivali dalle alte cariche del partito, preparando il più grande rimpasto da decenni e riempiendo il Politburo di suo leali sottoposti.

Nel prossimo post, vedremo le implicazioni di quanto recentemente successo.

Pubblicato da cinesespresso

Amante della Cina e di tutto quello che la riguarda dal 2005.