I pregiudizi dei Cinesi sull’omosessualità, come abbiamo visto, sono tanti.
La società cinese si comporta omofobicamente
Come oramai avrete capito, ho preparato una serie di articoli incentrati sulla società cinese ed i suoi più grossi problemi e le sue più notevoli contraddizioni. La mia ricerca è iniziata partendo dal mondo dell’omosessualità, come viene percepita in Cina e quali conseguenze ha il forte attaccamento dei cinesi alle loro radici confuciane.
Tutto ciò mi ha portato a trovare notizie allarmanti sulla condizione delle persone omosessuali in Cina e sui pregiudizi dei cinesi sull’omosessualità, un esempio tra i più significativi è la terapia di riconversione tramite elettroshock.
Un interessante ed altrettanto scioccante reportage preparato da giornalisti cinesi, segue le peripezie di alcuni attivisti per vedere riconosciuti i diritti delle coppie omosessuali in Cina.
Gli attivisti si rivolgono a cliniche specializzate per la “riconversione sessuale” per denunciarne la barbarie.
Le testimonianze che portano dimostrano come le cliniche cinesi offrano terapie di riconversione di persone omosessuali tramite metodi oscurantisti oppure elettro shock.
Queste terapie, chiaramente, non hanno alcun valore né fondamento terapeutico reale.
Riconversione sessuale con elettroshock
Il documentario, linkato qui, mostra il colloquio tra un giornalista che si finge potenziale cliente, ed una psichiatra, che dispensa consigli al paziente su come cambiare la sua “condizione”.
La dottoressa (se così si può definire) gli consiglia di fare innanzitutto una bella corsetta e poi una doccia fredda ogni volta che senta delle “pulsioni”. Dopodiché, raccomanda al paziente di fare ricorso a medicinali ed a piccoli elettroshock, indicandoli come metodi abbastanza efficaci per risolvere il suo…“problema”.
“Quando senti questo tipo di pulsione datti una piccola scossa. In questo modo convinci il tuo cervello che devi assolutamente evitare questo tipo di sentimento” continua il medico.
Nel mentre, un secondo attivista si rivolge ad una clinica di Pechino dove vengono regolarmente effettuati trattamenti di elettroshock per risolvere la condizione di omosessualità. Il voltaggio-base è di 2 volt, ma è soltanto il voltaggio iniziale delle terapie di elettroshock.
Simili terapie sono state giudicate illegali per la prima volta nel 2015, quando un ragazzo gay ha denunciato la clinica di Chongqing che lo ha sottoposto a trattamenti di riconversione con elettroshock, procurandogli traumi e lesioni.
La vittima ha poi denunciato anche il motore di ricerca cinese “Baidu” per avere promosso pubblicità di diverse cliniche specializzate in trattamenti di riconversione sessuale. (Per chi non lo sapesse, Baidu è l’equivalente di Google in Cina, dato che Google non ha il permesso di essere visualizzato nel territorio Cinese).
Omosessualità ed HIV
Un grande tabù che riguarda l’omosessualità in Cina è che questa è fortemente associata a virus quali l’HIV. Molti omosessuali, specialmente negli anni ’80 e negli anni ’90 sono stati emarginati ed evitati perché associati a malattie sessualmente trasmissibili tra cui spicca, soprattutto, l’HIV.
Non volendo più passare la vita da soli o vivere una vita nell’inganno, facendo finta di essere quello che non sono, i gay cinesi stanno iniziando la lunga e dura lotta per l’uguaglianza a livello matrimoniale. La vittoria è ancora molto lontana. La Cina, infatti, si è astenuta dal voto sulla risoluzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone LGBT nel 2011. A giugno 2016, un tribunale cinese ha respinto la causa di una coppia gay per avere diritto a sposarsi.
Bisogna anche dire che Hu Jintao e Wen Jiabao hanno lanciato diverse ottime campagne di sensibilizzazione. Eppure, nella Cina rurale e nelle piccole città, c’è ancora molto ostracismo, superstizione ed esclusione degli omosessuali dalla vita pubblica perché sono considerati portatori di malattie.
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