Scomparso l’imprenditore Ren Zhiqiang

Ricordate il caso di Guo Guangchang, imprenditore miliardario Cinese sparito nel nulla perché trattenuto dalla polizia nel lontano 2015?

Ecco. Ci risiamo.

Si sono perse le tracce di un altro alto profilo nel mondo del business cinese di recente.

Nel mirino del governo del presidente Xi Jinping questa volta è finito l’imprenditore miliardario Ren Zhiqiang, che risulta essere scomparso dal 12 marzo 2020.

Chi è Ren Zhiqiang, l’imprenditore scomparso da Marzo 2020

Classe 1951, Ren Zhiqiang è un famosissimo immobiliarista ora in pensione, ex amministratore delegato della “Huayuan Properties” e conosciuto anche come “il Donald Trump Cinese”. L’imprenditore è poi diventato un blogger di successo. Il suo blog su Sina Weibo – la popolare piattaforma di microblogging, in cui commenta incessantemente la società Cinese, conta più di 37 milioni di followers.

Oltre che vantare stretti contatti con le alte cariche del Partito Comunista cinese, Ren è membro del Comitato municipale di Pechino della Conferenza Consultiva Politica Popolare Cinese, nonché membro in vista del partito egli stesso.

Ren, il Cannone

L’imprenditore si è guadagnato nel tempo il soprannome de “il Cannone” perché più volte nella sua carriera ha mandato su tutte le furie i leader di partito con le sue “sparate” e perché è anche uno dei più eminenti critici di Xi Jinping in Cina. Nel 2016, per esempio, il partito lo ha costretto ad un anno di libertà vigilata e gli ha bloccato tutti i profili sui social media perché Ren ha messo in discussione una dichiarazione di Xi, nella quale il leader Cinese proclamava che “i nuovi media Cinesi devono essere al servizio del partito”.

Il saggio sul COVID-19

Prima di finire sotto investigazione per una possibile effrazione della legge, l’imprenditore, il mese scorso, si è esposto pubblicamente con un saggio, nel quale affermava che il modo in cui il presidente Xi ha gestito l’emergenza della pandemia da coronavirus è stato da vero pagliaccio assetato di potere. Ren, inoltre, asseriva che i rigorosi limiti alla libertà di parola imposti dal Partito Comunista in Cina hanno esacerbato l’epidemia e che il partito, invece di vantarsi dei successi ottenuti, avrebbe dovuto fare ammenda per i passi falsi compiuti.

Dopo la pubblicazione di questo saggio, Ren Zhiqiang è stato prelevato dalla polizia ed è sparito. In una nota da Pechino è stato fatto sapere che l’imprenditore è accusato di gravi violazioni della legge e delle regole del Partito Comunista. Un eufemismo utilizzato dal partito per indicare casi di corruzione ed altri abusi di potere. La nota non riportava altri tipi di informazioni, né è stato reso noto dove Ren sia trattenuto. I sostenitori di Ren Zhiqiang considerano il coinvolgimento dell’autorità anticorruzione come una mossa di Xi Jinping per garantirsi la lealtà dei quadri di partito.

Il nervosismo del partito

La decisione riflette ampia insicurezza ed imbarazzo da parte del governo Cinese in riferimento alle crescenti accuse di aver inizialmente tentato di insabbiare la gravità e pericolosità dell’epidemia. La direzione del partito comunista sta facendo ampi sforzi per spostare l’attenzione del pubblico dagli evidenti errori commessi ai buoni risultati raggiunti nel campo della lotta al COVID-19. Il partito sta cercando di dipingere la Cina come una superpotenza benevola che guida la lotta all’epidemia in tutto il mondo. Xi Jinping non può tollerare le critiche aperte, soprattutto se provengono da persone con un ampio seguito, proprio come Ren Zhiqiang.

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Pubblicato da cinesespresso

Amante della Cina e di tutto quello che la riguarda dal 2005.