Gli standard tecnologici globali

La partita che vede coinvolte le più grandi nazioni al mondo per la definizione di standard tecnologici è attualmente in pieno corso
Foto di Joshua Woroniecki da Pixabay

La partita per la definizione di standard tecnologici globali, per la precisione nel campo delle tecnologie avanzate emergenti, è ancora aperta e le rivalità tra nazioni tutt’altro che sopite. Le mosse della Cina per promuovere i propri “China Standards 2035” sono orientate al coinvolgimento di altre nazioni tramite iniziative quali la nuova via della seta, ed al rafforzamento del proprio potere all’interno degli organismi internazionali, Vediamo come.

Gli organismi multilaterali

In questa cornice, diventa fondamentale per la Cina aumentare la partecipazione a organismi multilaterali internazionali, come l’Organizzazione mondiale del commercio, l’Unione internazionale delle telecomunicazioni delle Nazioni Unite, l’Organizzazione internazionale per la standardizzazione e la Commissione elettrotecnica internazionale.

Anche l’idea tutta cinese della Belt and Road Initiative (BRI) (se vuoi saperne di più, puoi leggere qui e qui), che si sta costituendo con la costruzione di infrastrutture e canali commerciali in tutta l’Europa, l’Asia e oltre, fornirà importanti sinergie e sarà determinante per diffondere gli standard tecnologici cinesi a livello globale. In base a “China Standards 2035”, la cosiddetta nuova via della seta fornirà forti incentivi per esportare gli standard cinesi nazionali a livello internazionale attraverso organizzazioni multilaterali.

La rivalità con l’Unione Europea

Grande antagonista della Cina in questa “corsa agli standard” per il controllo dell’industria tecnologica è l’Unione Europea. Dal punto di vista dell’UE, i problemi più grossi che la Cina pone, come rivale nei settori tecnologici e digitali emergenti sono i seguenti: In primo luogo, la Cina è in grado di sviluppare tecnologie di alto livello (ad es. 5G, IA) nelle aree emergenti. In secondo luogo, è forte la volontà della Cina di esportare la sua tecnologia per condizionare lo sviluppo e l’adozione dei suoi standard a livello globale, alimentando così l’adesione a una serie di standard e protocolli tecnologici distintamente cinesi. Con più di cento paesi partecipanti, la “Belt and Road Initiative” offre una struttura vitale per raggiungere questo obiettivo. In ultimo, la Cina sta rafforzando la sua influenza nelle Nazioni Unite e in altri organismi di definizione degli standard per rafforzare gli interessi delle proprie società. Se queste sfide non vengono affrontate, le seguenti tendenze di lungo periodo potrebbero rafforzarsi, tanto da diventare irreversibili.

Le conseguenze della concorrenza

L’intensificarsi della corsa per condizionare l’istituzione di standard globali nelle tecnologie emergenti potrebbe alla fine dividere il mondo tecnologico in diversi blocchi industriali. La concorrenza strategica tra attori globali sta facendo sorgere lo spettro della nascita di standard globali frammentati. Ciò potrebbe creare un divario tecnologico, oltre che geopolitico, in un settore che prospera grazie all’interconnessione ed alla cooperazione multilaterale. Un esempio sono le telecomunicazioni mobili 5G, le quali rappresentano una tecnologia fondamentale in grado di favorire la crescita, l’innovazione e l’adozione globale degli standard IoT. Le tensioni geopolitiche tra Cina ed altri stati del mondo potrebbero potenzialmente dividere il mondo tecnologico in due o più campi in competizione fra loro per riflettere i diversi interessi e le loro sfere di influenza.

Il multilateralismo come possibile soluzione

Le relazioni della Cina con il resto del mondo sono totalmente cambiate negli ultimi anni. Le numerose opportunità offerte dalla cooperazione con la Cina sono solo una faccia della medaglia. Sfide crescenti e percezioni diverse sugli approcci agli affari globali e interni rischiano di minare l’efficacia del dialogo con il paese. Scosso da una pandemia globale, conflitti regionali, turbolenze economiche, insicurezza energetica e alimentare e crisi climatiche e ambientali, il multilateralismo non solo è assolutamente necessario, ma è ancor più difficile da realizzare. Senza il coinvolgimento di nazioni rilevanti, come gli Stati Uniti, la Cina, gli stati dell’Unione Europea, sarà difficile trovare soluzioni ai problemi globali, quali, per l’appunto, la definizione di standard tecnologici globali. E ancora più complicato sarà implementare queste soluzioni promuovendo un dialogo tra esperti, accademici e responsabili politici di tutti i paesi del mondo.

Pubblicato da cinesespresso

Amante della Cina e di tutto quello che la riguarda dal 2005.