Storia del gruppo Evergrande e della sua caduta

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Il logo del China Evergrande Group, Public domain, via Wikimedia Commons

In questo e nei prossimi posts: La situazione finanziaria e Cronologia della crisi del gruppo Evergrande, tratteremo brevemente la storia del gruppo Evergrande e della sua caduta. L’azienda cinese 恒大集团 Héngdà jítuán, fondata dall’imprenditore Xu Jiayin a Guangzhou nel 1996 e conosciuta in Italia e nel resto dell’occidente come gruppo Evergrande è un colosso dell’industria immobiliare in Cina. La società, con sede a Shenzhen, nella provincia del Guangdong (Canton), è presente in oltre 280 città, con 200.000 impiegati e un indotto di 3,8 milioni di posti di lavoro. 

Evergrande opera in quattro segmenti: sviluppo immobiliare, investimenti immobiliari, servizi di gestione immobiliare e altre attività. È coinvolta nello sviluppo di proprietà residenziali, così come in altre attività, inclusi investimenti immobiliari, gestione immobiliare, costruzione di proprietà, veicoli alimentati da energie alternative, gestione alberghiera, finanza, internet, turismo culturale e settore sanitario. La sua holding è registrata alle Cayman e nel 2021 la società si trovava alla 122ª posizione della classifica “Fortune Global 500”.

Dalle stelle alle stalle?

Oggi tutti sono interessati a capire meglio la storia del gruppo Evergrande e della sua caduta. L’impatto negativo che questa azienda ha avuto sui mercati e borse è stato significativo, tutto il mondo ne ha risentito, il mercato valutario anche, e la situazione sembra piuttosto grave. L’azienda pare essere sull’orlo della bancarotta, e il possibile effetto contagio del default di questo gigante immobiliare rischia di mettere in ginocchio i mercati mondiali.

È naturale quindi chiedersi se la reazione degli operatori finanziari sia eccessiva rispetto alla situazione oppure se sia giustificata. Vediamo dunque quali sono le ragioni che stanno innervosendo un po’ tutto il mercato, a partire da azionisti, obbligazionisti e clienti di Evergrande.

Che cosa è successo nel 2017?

Partiamo dal principio, dal 2017, per capire le ragioni della crisi del gruppo Evergrande e della sua caduta.

Fino ad ora l’economia cinese è cresciuta ad un ritmo molto più rapido del resto del mondo per anni. Ed il boom del settore immobiliare della nazione ha giocato un ruolo di prim’ordine in questa crescita, aiutando imprese edili ed immobiliari tra cui Evergrande a crescere a ritmi vertiginosi.

Sebbene il settore immobiliare sia stato per molti anni uno dei principali motori della crescita cinese (14% del Pil), il business è stato oggetto di speculazioni spregiudicate. Le autorità di Pechino, dunque, hanno deciso di stabilire delle linee guida stringenti per riportare il settore nel loro pieno controllo.

“Le case servono per viverci, non per fare speculazione” disse in un discorso (sempre nel 2017) il presidente Xi Jinping.

Preso atto delle scelte del governo, nell’agosto 2017 Evergrande promette, per la prima volta nella sua storia, di tagliare i propri debiti, con l’obiettivo di ridurre il rapporto di indebitamento netto al 70% entro giugno 2020.

La società partiva da un livello di indebitamento del 240% a giugno 2017.

Tuttavia, le promesse non vengono mantenute, e nel novembre 2018 la banca centrale cinese indica la holding finanziaria di Evergrande come uno dei pochi conglomerati che, secondo l’istituto di credito, potrebbe causare un rischio sistemico.

Le conseguenze delle nuove leggi sullo sviluppo immobiliare

Nel frattempo, come promesso dal governo, entrano in vigore nuove leggi che regolamentano sviluppo e compravendite immobiliari, per cui i costruttori non possono più vendere le proprietà prima che siano state formalmente costruite del tutto.

Questo è stato un duro colpo per Evergrande, così come per tutte le altre aziende del settore, perché è venuta meno, improvvisamente, la possibilità di rifinanziarsi raccogliendo denaro in fase di costruzione degli edifici da immettere poi nel mercato. (Chiunque è stato in Cina sa che non si parla di palazzine di qualche unità abitativa ma di veri e propri grattaceli).

Altra conseguenza è stata l’incaglio del sistema. Con una improvvisa stretta nella liquidità, le aziende costruttrici non sono state più in grado di pagare sub appaltatori e fornitori, ed i cantieri si sono fermati. I creditori poi, per via dei ritardi nei pagamenti, hanno iniziato azioni legali contro Evergrande.

Oltre a questo, alcuni analisti stimano che il gruppo Evergrande detenga più di un milione di proprietà prepagate dai clienti. Le quali, per le ragioni indicate sopra non sono ancora state costruite. Inoltre, la stragrande maggioranza degli acquirenti sono privati: individui o famiglie.

Evergrande deve quindi milioni di appartamenti incompiuti agli acquirenti di case, rendendo la situazione ancora più tesa.

Se anche tu stai seguendo la situazione e ti interessa capire meglio la storia del gruppo Evergrande e della sua caduta, non perdere il prossimo articolo. Parleremo dei debiti della società, delle sue mosse finanziarie e della sua situazione finanziaria.

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Pubblicato da cinesespresso

Amante della Cina e di tutto quello che la riguarda dal 2005.