Tradizioni della Cina: la cerimonia del tè
Il Festival dell’Oriente è un evento itinerante che si propone di presentare arte, culture, prodotti e cucina dei paesi dell’Asia in diverse città d’Italia, uno stand molto affascinante è stato quello dell’associazione Giovane Cina, fattasi carico di organizzare diversi spettacoli ed eventi all’interno del Festival, per mostrare ai visitatori diverse tradizioni della Cina al Festival dell’Oriente. I membri di questa associazione sono tutti giovani artisti di origine Cinese espatriati in Italia.
Presso il loro semplice ed essenziale stand è stato possibile sperimentare una vera e propria cerimonia del tè Cinese, con una maestra nell’arte del servire il tè a disposizione dei visitatori interessati a provare questa esperienza. Il rito del tè Cinese, codificato da precisi passaggi preordinati e ben definiti, si svolge intorno ad un tavolino, sedendo per terra, ed è composto ed aggraziato, come tutte le discipline orientali. La procedura più conosciuta in tutto il mondo per la preparazione di questa bevanda è sicuramente il Gōngfū Chá, tecnica che utilizza il tè Oolong(Wulong, in Cinese), ovvero tè semi fermentato, originatasi tra le province del Fujian e del Guangdong e divenuta poi celebre anche al di là di queste regioni.
Tradizioni della Cina: strumenti musicali tradizionali Cinesi
Alcuni giovani artisti si sono cimentati in una performance dal vivo suonando (e presentando al pubblico) diversi strumenti musicali tradizionali Cinesi (nelle foto: alcuni momenti delle prove), tra questi, il più interessante è il Gǔzhēng, in Cinese 古箏, pronipote dell’antica cetra Cinese. Questo strumento a 21 corde vanta più di 3000 anni di storia, veniva già menzionato in alcuni scritti dell’epoca imperiale Qin datati 206 a.C. e viene quindi giustamente considerato uno dei più antichi strumenti musicali Cinesi. Come mostra la foto, il Guzheng viene utilizzato pizzicando le sue corde con dei plettri che vanno applicati sopra le unghie del musicista.
Un altro strumento musicale tradizionale molto affascinante è il violino Cinese, il cui nome in mandarino, 二胡 Èrhú, significa letteralmente “due stringhe”, questo strumento fa, in realtà, parte della famiglia delle fidule e viene suonato con un archetto. Le corde di questo strumento sono tese sopra ad una piccola cassa di risonanza di legno coperta da pelle di serpente (alcune fonti citano la pelle di pitone come unico materiale compatibile con la tipologia di suoni emessi dall’èrhú) e si suona poggiandolo sul ginocchio sinistro del musicista, tenendolo in posizione verticale con la mano sinistra, mano che determina anche l’intensità del suono, variando la pressione esercitata sulle due corde tese dell’èrhú, mentre la mano destra tiene in mano l’archetto.
Per concludere, un’altra affascinante esibizione è stata quella del Gong fu nello stile del Ventaglio, stile originario delle montagne dello Wudang, che vedremo nel prossimo post.
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