Dopo aver scoperto quali sono i nomi, i segni zodiacali ed elementi del Wu Xing dei sessanta Tài Suì, vediamo nel dettaglio la loro storia e le loro origini: oggi parliamo di vita ed opere de i primi sei generali Celesti, da Jin Bian a Guo Can.
1 | Jin Bian | Jin Bian nacque durante la dinastia Ming, nella attuale provincia dello Shanxi, il suo vero nome era Jin Lian, ma era anche conosciuto come Jin Bian. Jin Bian divenne assistente agli affari militari del distretto del Ning Xia, e mentre era in servizio, promosse una politica di assunzioni di personale con ottime competenze ed un altissimo grado di moralità. Il distretto del quale Jin Bian si occupava soffriva da tempo di siccità, per via di scarsa manutenzione dei canali di irrigazione, Jin Bian chiese quindi all’imperatore di intervenire con dei fondi dedicati perchè stimava che un intervento sulla gestione delle risorse idriche avrebbe potuto permettere la coltivazione di circa 45,700 ettari di terreno, garantendo una prolungata sostenibilità negli approvvigionamenti di riso per la popolazione. L’imperatore accettò e la popolazione del Ning Xia non soffrì più la fame per diverso tempo. La caratteristica che contraddistingue Jin Bian nelle rappresentazioni che ne vengono fatte, è l’assenza di occhi: dai suoi bulbi oculari escono infatti due mani. Questa rappresentazione è unica tra tutti i Tai Sui, ed è dovuta ad una leggenda, la quale narra che Jin Bian chiese all’imperatore Zhou di costruire un ponte, tuttavia, nel farlo, offese l’imperatore, che, per punizione, gli fece strappare gli occhi. Jin Bian, accecato, fu soccorso da una divinità, che lo portò in una grotta nascosta su un monte e lì lo curò. La divnità inserì all’interno dei bulbi oculari di Jin Bian delle pillole celesti, ed intonò per lui una preghiera celeste. Allora, come per magia, due mani apparirono al posto degli occhi nel volto di Jin Bian! Questo speciale paio di occhi permette a Jin Bian di vedere sia cosa accade nei cieli che negli inferi ed anche cosa succede tra i mortali. |
2 | Chen Cai | Chen Cai nacque nell’attuale regione dello Zhejiang, durante la dinastia Song. Passò senza fatica l’esame imperiale e divenne presto un mandarino. Chen Cai era famoso per avere una forza sovrumana nelle braccia, tanto che lottò e riuscì ad uccidere una tigre a mani nude, mentre in un’altra occasione, durante lo svolgimento degli esami per diventare mandarino, la sala in cui si stavano svolgendo le prove prese fuoco. Era consuetudine, per l’epoca, chiudere a chiave le porte delle sale in cui si svolgevano gli esami per la nomina dei mandarini, ed in quella situazione, tutti i candidati stavano rischiando la vita. Chen Cai, allora, appoggiò la sua mano destra contro il muro, come supporto, e sollevò i colleghi ad uno ad uno, facendoli arrampicare sulle proprie spalle, per farli uscire dalle finestre interne del palazzo. Quando Chen Cai venne ammesso alla corte imperiale, gli fu affidato il distretto di An Qiu, dove effrazioni e furti erano in rapido aumento, Chen Cai, recatosi sul posto, iniziò la sua campagna contro i ladri. Mentre vigilava, ne individuò e rincorse due, armato soltanto di un elastico. Tendendo l’elastico ed aiutandosi con delle pietre, colpì uno dei due ladri all’occhio sinistro, e l’altro all’orecchio destro. Quando gli altri ladri notarono che egli era un così bravo tiratore, si inginocchiarono di fronte a lui e chiesero perdono. Chen Cai ordinò loro di rendere tutto quello che avevano rubato, e li frustò 30 volte, poi li lasciò andare. Gli ufficiali dell’imperatore non furono soddisfatti di come Chen Cai aveva gestito la situazione, e lo accusarono di essere stato troppo buono con i ladri. Chen Cai, frustrato dalle parole degli ufficiali dell’imperatore, si dimise dalla carica di mandarino e tornò a vivere a casa sua. |
3 | Geng Zhang | Geng Zhang (o, in alcuni testi, Geng Chang) nacque durante la dinastia Ming, nell’attuale regione dello Shandong. Egli era figlio di Geng Ru, commissario di polizia dello Shanxi. Geng Zhang aveva un carattere forte, irremovibile ed onesto. Era molto preciso e maniaco dei dettagli. Quando suo padre, Geng Ru, venne incastrato ed imprigionato, Geng Zhang chiese di essere imprigionato con lui per assisterlo, e quando il padre venne giustiziato, Geng Zhang scrisse una lettera con il proprio sangue, per riabilitare il padre e ribadire la sua innocenza. Tutti i ministri, inclusi i giudici della corte imperiale, quando videro questo gesto di pietà filiale così estremo, si commossero, e lo ascoltarono. Dopodiché Geng Zhang divenne un ufficiale della provincia di Qu Wo, un distretto nello Shanxi. Quando Geng Zhang si accorse che la gente di Qu Wo era vessata dalle tasse, decise di intercedere presso la corte imperiale chiedendone la riduzione. Questo non fece altro che fargli perdere il lavoro. Geng Zhang prima di andarsene scrisse una lettera accorata in difesa della gente di Qu Wo, che gli fu così tanto grata da rendergli omaggio al momento della sua morte. |
4 | Shen Xing | Shen Xing nacque durante la dinastia Ming, nel Jianning. Shen Xing non era molto alto, ma era forte ed aveva uno spirito estremamente acuto. I suoi occhi, in particolare, brillavano per la sua arguzia. Shen Xing era pieno di buone idee nello svolgere il proprio lavoro, ed era giusto e trasparente nel portare avanti le sue mansioni. Per i suoi meriti, venne insignito della carica di vigilante di Jianning e si prese cura della popolazione, innanzitutto facendo costruire delle mura fortificate a protezione della città e sorvegliò su tutti gli abitanti durante il suo lungo mandato. Alla sua morte, Shen Xing fu sostituito dai suoi quattro figli. |
5 | Zhao Da | Zhao Da nacque durante il periodo dei Tre Regni, nello Henan. Sin da quando era giovane, si specializzò nell’arte della divinazione e dell’interpretazione dei segni, inoltre, avendo un’intelligenza molto sviluppata, fu in grado di predire, leggendo gli eventi astronomici, che il sud-est emanava energie positive e si diresse quindi verso i territori meridionali del regno; lasciò quindi la sua regione per mettersi al servizio del maresciallo Sun Quan, nello stato di Wu. Zhao Da era un eccellente matematico, e qualunque problema gli venisse sottoposto, veniva analizzato con cura e poi risolto con le adeguate formule matematiche. Quando una locusta gli volava davanti, era immediatamente in grado di predire la grandezza dello sciame da cui essa proveniva. Quando il Maresciallo Sun conduceva le proprie truppe in guerra, non partiva mai senza aver prima consultato Zhao Da, per avere un suo pronostico sull’andamento della battaglia, e Zhao Da non sbagliava mai una previsione. Zhao Da arrivò persino a predire con sicurezza la data della sua stessa morte, giorno esatto nel quale, effettivamente, morì. Il Maresciallo Sun tentò più e più volte di farsi insegnare il metodo divinatorio di Zhao Da, ma lui non volle mai trasmettergli le sue tecniche, perché era certo che le sue capacità fossero un dono del Cielo, che non poteva essere trasmesso. Per via delle sue reticenze, perse lentamente favore agli occhi del Maresciallo Sun e non ottenne mai alcuna carica amministrativa importante. |
6 | Guo Can | Guo Can nacque durante la dinastia Ming ad Anyang, e dopo aver passato l’esame imperiale divenne mandarino, ottenendo subito l’incarico di amministratore di un territorio dello stato. Con il brigantaggio che stava aumentando rapidamente nelle zone vicine, Guo Can pensò che fosse più saggio prendere in mano la situazione prima che le bande di briganti aggredissero i territori da lui controllati, piuttosto che aspettare. Scelse quindi alcuni tra i suoi migliori uomini e tese un’imboscata ai banditi durante le ore prima dell’alba, quando i briganti erano più vulnerabili perché assonnati. Anche il padre di Guo Can era un letterato, e fece sì che il figlio ricevesse un’educazione tradizionale incentrata sulla pietà filiale, tanto che egli stesso era un perfetto esempio di figlio devoto, cosa che gli procurò complimenti ed ammirazione da parte del suo intero clan. Durante il suo mandato, Guo promosse la risoluzione dei conflitti in maniera il più possibile conciliatoria e cercò di essere accomodante e tollerante in ogni disputa. Il suo perdono, o la sua punizione, era sempre molto ponderata ed attenta a mettere il benessere della persona davanti ad ogni altra cosa. |
Queste sono le storie che si narrano sui primi sei Tài Suì.
I primi sei generali Celesti, da Jin Bian a Guo Can, sono ritratti come personalità di spicco dell’antica Cina, a volte con un forte carattere ed altrettanto saldi principi Confuciani (come per esempio Geng Zhang o Guo Can), altre volte con qualità sovrumane, che li porta ad essere, di fatto, delle semi-divinità. Nel prossimo post riporteremo tutto quello che c’è da sapere sui successivi sei generali Celesti del ciclo sessagenario Cinese, che vanno da Wang Ji a Ren Bao.
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