Antiquariato Cinese e contraffazione

Il mercato dell’antiquariato Cinese è difficile da affrontare, anche per gli esperti.

cinesespresso bellissimo pezzo antiquariato poggiatesta cinese antico
Nella foto, un bellissimo poggiatesta cinese in ceramica: nell’antica Cina le dame si pettinavano con acconciature elaboratissime, che arricchivano con fiori, fermagli, nastri ed altri decori. Queste acconciature erano molto costose, e dovevano durare per giorni e giorni, rimanendo intatte nella loro bellezza. Per questo motivo, le donne Cinesi delle famiglie più agiate, dormivano appoggiando solo il collo e la base della nuca su questi graziosi poggiatesta in ceramica, con lo scopo di conservare intatta la loro acconciatura riccamente decorata.

Il mercato dell’antiquariato in Cina è stato a lungo soggetto ad un grado di contraffazione decisamente maggiore rispetto ai mercati Europei ed Occidentali in generale, tanto che l’industria della contraffazione di antiquariato Cinese si è sviluppata al punto tale da diventare leader nel settore, ed in molti casi è impossibile riconoscere un vero da un falso senza dover ricorrere ad analisi di laboratorio approfondite. Antiquariato Cinese e contraffazione sono andati di pari passo per molti anni, per questo il mestiere degli antiquari o dei collezionisti è diventato molto difficile in Cina, ci vuole tantissima esperienza e preparazione per essere in grado di sapersi districare tra la moltitudine di falsi in circolazione, ed è facile rimanere “scottati” dal mercato dell’Arte ed Antiquariato Cinese, dove perfino gli esperti vengono tratti in inganno.

I rischi di contraffazione sono all’ordine del giorno.

La ragione del boom del mercato dei falsi è principalmente costituita da un notevole incremento della domanda, sia da parte degli Occidentali (ma in misura minore), che stanno sempre più rivolgendo la loro attenzione ad Oriente, che da parte del mercato interno (decisamente in misura maggiore): le condizioni di vita sono migliorate, così come i redditi, e nuove generazioni di ricchi investitori desiderano avviare le proprie collezioni, spesso avendo alle spalle pochissima esperienza. A questo, bisogna aggiungere poi, l’importanza attribuita dai Cinesi al dare vita ad una propria collezione, che rappresenta un potentissimo status-symbol nella Cina moderna.

cinesespresso meraviglioso vaso guang o gong di bronzo, della dinastia Shang
Nella foto, un meraviglioso vaso guāng (o gōng) di bronzo, della dinastia Shang (databile quindi tra il 1600 ed il 1000 a.C. circa), facente parte della collezione d’arte antica del Museo di Shanghai. Questo tipo di vaso aveva, nell’epoca Shang una funzione rituale, e serviva come recipiente in cui conservare il vino da offrire in dono agli antenati. I decori lungo tutto il recipiente presentano moltissimi richiami a diversi animali: la parte superiore pare la testa di un bue, con corna da giraffa ed orecchie da coniglio, la parte inferiore ha forti richiami al mondo dei volatili ed alla fenice in particolare, mentre il retro, rimanda ad un antico Tao, una testa di un drago, oppure un serpente. Anche il manico, nella sua parte superiore, rassomiglia al muso di un animale immaginario.

 

Per approcciare il mercato dell’Antiquariato Cinese serve quindi dotarsi (oltre che di un portafogli profondissimo) di molta pazienza e del supporto di esperti nel settore che possano analizzare con occhio clinico il valore di ogni pezzo di potenziale interesse. Nemmeno le piazze più “occidentalizzate” come quella di Hong Kong sono al sicuro dalle contraffazioni: i falsi costituiscono in questa città circa l’80% dei pezzi considerati “d’antiquariato” in vendita (fonte: gluckman.com).

Per coloro che hanno meno pazienza, risorse finanziarie e voglia di cimentarsi in vere e proprie cacce al tesoro, resta comunque il piacere di visitare piccoli e grandi mercatini d’antiquariato come il meraviglioso Mercato dell’Antiquariato di Pechino, 潘家园 (in pinyin: Pānjiāyuán) chiamato anche in inglese “Beijing Antique Market” o “Beijing Curio Market” e fare acquisti consapevoli di oggetti artistici…ma che, si sa, non poi così tanto antiquati.

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Pubblicato da cinesespresso

Amante della Cina e di tutto quello che la riguarda dal 2005.