Voglia di cambiamento

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La voglia di cambiamento in Cina c’è e sta iniziando a manifestarsi, perché sebbene le credenze, i pregiudizi e la filosofia confuciana impartiscano schemi mentali rigidi e difficili da sovvertire, le persone stanno trovando il coraggio per agire e tentare di modificarli. Immagine via Pixabay

La battaglia per i matrimoni gay

Stanchi di fare finta di essere quello che non sono, gli omosessuali cinesi hanno voglia di cambiamento, e stanno iniziando la lunga e dura lotta per l’uguaglianza a livello matrimoniale.

La vittoria è ancora molto lontana.

La Cina, infatti, si è astenuta dal voto sulla risoluzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone LGBT nel 2011.

A giugno 2016, un tribunale cinese ha respinto la causa di una coppia gay per avere diritto a sposarsi.

In Cina c’è proprio una frase di Confucio che racchiude la ragione per cui l’argomento “omosessualità” è tanto delicato, specialmente per coloro che sono figli unici.

L’adagio di Confucio dice che in Cina la maggiore mancanza di rispetto che si può avere nei confronti dei genitori è di non mettere al mondo dei figli.

Tuttavia, la comunità di LGBT Cinesi non vuole più passare la vita in solitudine o vivere una vita nell’inganno.

Il primo film a tema omosessuale cinese

Nonostante la posizione conservatrice del governo, però, ci sono segnali di progresso.

Per esempio, sull’onda di questa voglia di cambiamento, nel 2015 è stato approvato il primo film nella storia del cinema cinese sul tema dell’omosessualità in Cina.

Il film si chiama “seeking McCartney”, del regista Wang Chao, e porta in scena la storia d’amore tra un ragazzo cinese ed un ragazzo francese.

Il film è stato coprodotto da Francia e Cina ed è incredibilmente riuscito a passare la censura cinese, anche se prima di ricevere l’approvazione ad essere trasmesso nelle sale cinesi, la produzione ha dovuto attendere un anno intero.

La pellicola non mostra scene romantiche, tanto che i due protagonisti non si scambiano nemmeno un bacio. Però il tema trattato è, di per sé, dirompente.

Un tale film è un avvenimento unico nella storia dei media cinesi, tenendo anche in considerazione il fatto che solo pochi mesi prima la società che amministra proprio i media cinesi, la SARFT (acronimo che sta per “State Administration of Radio Film and Television”) aveva dato una notevole stretta alle regole sui comportamenti che possono essere proiettati sul grande e piccolo schermo oppure trasmessi in radio, vietando di rappresentare o descrivere rapporti sessuali o comportamenti sessuali anormali.

I sentimenti hanno la precedenza sui beni materiali

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Inoltre, in un recente sondaggio sui valori delle relazioni condotto da Tencent.com, sia gli intervistati maschi che femmine hanno elencato: “spazio individuale” (32,8%) e “sintonia reale” (24,6%) come requisiti principali per sposarsi.

Solo il 9,3% dei maschi intervistati ed il 16,6% delle femmine pongono “casa e macchina” come requisito, suggerendo una voglia di cambiamento nelle strategie di selezione del partner ed un rifiuto del modello puramente materialistico del matrimonio.

Allo stesso modo, nello studio sugli atteggiamenti e le aspettative degli appuntamenti tra gli studenti universitari cinesi, entrambi i sessi mettono “gentile, “amorevole”, “premuroso” come le qualità più desiderabili in un partner.

Se giocano bene le loro carte, e lavorano con le donne per promuovere la parità di genere, forse c’è ancora speranza per le coppie omosessuali cinesi.

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Pubblicato da cinesespresso

Amante della Cina e di tutto quello che la riguarda dal 2005.