La costruzione di Sky City One

Sky City One: i pro ed i contro della costruzione di una struttura di rilevanza mondiale

Presentazione della BSB alle autorità Cinesi del progetto per la costruzione di Sky City One
Presentazione alle autorità del progetto per Sky City One – Cinesespresso

Il progetto per la costruzione di Sky City One, quello che dovrà diventare il grattacielo più alto del mondo, costerà circa 9 miliardi di Renminbi (1,10 miliardi di Euro) e consumerà approssimativamente 270.000 tonnellate di acciaio.

I materiali per la sua costruzione verranno acquistati o fatti produrre su richiesta da industrie locali, a beneficio della stessa città di Changsha (capoluogo della provincia dello Hunan) e la tecnologia al cuore dell’edificio sarà la costruzione modulare, ovvero, il 100% della struttura verrà costruito assemblando dei moduli prefabbricati.

 I principali punti di forza di questo grattacielo, una volta ultimato saranno:

  •  La resistenza ai terremoti, lo Sky City One è stato infatti disegnato per resistere a scosse fino al 9° grado della scala Richter;
  • l’edificio sarà rinforzato con uno strato di 15 centimetri di isolante termico e quattro strati di doppi vetri, permettendo di generare un notevole risparmio energetico;
  • sarà resistente nel tempo come qualsiasi altro edificio;
  • sarà costruito con materiali riciclati da scarti di lavorazione edile;
  • in nessuno stadio della costruzione verranno impiegati materiali potenzialmente nocivi per l’uomo quali l’amianto;

Il punto debole di questa costruzione è che, nonostante non ci siano dati  strutturali precisi, molti architetti temono che la costruzione per strutture modulari non garantisca ai moduli dei piani più bassi di avere la rigidità necessaria per sostenere il peso dell’impatto dei venti contro la struttura; per cui si immagina già che il grattacielo sarà soggetto ad un certo grado di oscillazione. Alcuni tecnici sono arrivati a dichiarare che lo Sky City One sia soltanto una mossa pubblicitaria piuttosto che un vero e proprio progetto, infatti, sono serviti 6 anni per costruire il Burj Khalifa, l’attuale grattacielo più alto del mondo. Ce ne sono voluti ben 8 per costruire l’Abraj Al Bait, il secondo grattacielo più alto. La costruzione di una super-torre è lenta, inefficiente e molto dispendiosa. L’impresa che si accinge a compiere la Broad Sustainable Buildings sembra quasi impossibile.

È facile catalogare Sky City come difficilmente realizzabile basandosi sui poco promettenti ritardi già accumulati dai costruttori dell’opera, ma è anche estremamente faticoso non essere affascinati da questa audace torre e dagli innovativi studi e progetti fatti per la sua edificazione in maniera sostenibile, riducendo gli scarti della lavorazione ed aumentando esponenzialmente le potenzialità di risparmio energetico per via del raggruppamento di un’intera città in un unico grattacielo.

Questo edificio, fortemente voluto dall’amministrazione cinese, serve poi, ancora una volta, a mostrare al mondo che la Cina ha le competenze, le risorse e le capacità per essere una superpotenza.

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Pubblicato da cinesespresso

Amante della Cina e di tutto quello che la riguarda dal 2005.